Sono nato come Alessandro Rigazzi, ma ho cominciato a chiamarmi Acbess dal 1999, senza fare un cazzo con questo nome. Probabilmente volevo affrettarmi a trovare uno pseudonimo ancora nei '90. Magari a cercarlo nel 2000 mi inventavo qualcosa di sensato. Invece no. Ho scelto Acbess, che significa solo una cosa: me stesso. Nel 2003 ho cominciato a scrivere testi, ho incontrato Blasto e Dj S.I.D. che mi hanno incoraggiato. Il resto è lento, ma si compone principalmente del CD Arte Trasmessa della Gilda della Scienza Viva, io e DJ S.I.D., nel 2007, collaborazioni con artisti italiani e svizzeri, sbronze, massacri nei contest perché uno non sa mai come combattere la noia e notti al casinò per vedere la gente che sta male davvero e convincermi che io, alla fine, coi testi violenti, volgari e incazzati, me la cavo ancora bene.
Anche voi avrete sognato nella vostra vita di essere qualcun altro. Solo per poter fare qualcosa che voi stessi non potete. Ecco, io non posso fare quello che voglio. Non posso dire quello che vorrei nei miei testi. Allora cosa faccio, nel 2010? Ripesco il nome Bobby SwissKiller, che mi ha dato Sunday dei DSA Commando e mi creo un alter ego immaginario, un personaggio di fantasia, il mio Tyler Durden personale, che apre la bocca solo per dare voce a idee incompiute e garbugli di stronzi attaccati col filo. Ecco, quest'ultima frase l'ha scritta lui. Ma non è possibile. Bobby è solo nella mia testa e comunque non gli ho mai dato un volto, mi sono dimenticato di immaginarlo. Bobby non esiste. Bobby è solo la sigla BSK. Sì, ma rigata con un chiodo sulla tua finestra. Vaffanculo, vattene. No, sono qui. Sì, ma non hai una faccia, non puoi esistere. Questo lascialo decidere a Bobby.